L'Olivo, una pianta dalle molte caratteristiche.

La bassa ed alta Maremma comprendono alcune fra le migliori zone per la coltivazione e produzione dell'olio extravergine d'oliva .

L'Olivo, pur essendo una pianta che può sopravvivere per secoli, teme le basse temperature, e questa sua caratteristica ha determinato la diffusione nel territorio Amiatino, ed in particolare nelle zone di Arcidosso, Castel del Piano e Seggiano, di una varieta' particolarmente resistente alle basse temperature: "l'olivastra", insieme alla corrispondente varieta' impollinatrice, "giogliaio".

L'olivicoltura è praticata nel territorio della Comunità Montana da circa 2500 aziende agricole, fra cui molti agriturismo nella zona di Saturnia , con circa 400.000 piante distribuite su di un territorio di 2500 ettari, ed e' vittima, come del resto molti altri settori dell'agricoltura tradizionale, di un progressivo degrado, dovuto allo scarso rendimento economico, fra le cui cause, l'ultima non e' certamente la pressione della concorrenza di prodotti esteri di qualita' inferiore, venduti a prezzi estremamente bassi, complice anche la colpevole disinformazione nella quale viene abbandonato il consumatore.

Inoltre, la coltivazione e' impegnativa: la pianta dell'olivo produce i primi frutti dopo circa sei anni dalla nascita, e la sua crescita è molto lenta: quando scorgete una di queste piante con un fusto nodoso e ritorto, dell'altezza di alcuni metri, siete di fronte ad un miracolo della natura di età secolare!

A seconda dell'annata, e soprattutto di quanto e' stata curata, una pianta di media grandezza produce da15 a 40 kg. di olive all'anno, con una resa in olio di circa il 20%.

L'olio estratto dall'olivastra dell'Amiata, grazie alla bassissima acidità, è tra gli alimenti più efficaci nella dieta anticolesterolo, soprattutto se consumato crudo.

I frantoi che operano la trasformazione delle olive sul territorio sono circa 18, in attesa di riconoscimento DOP per il prodotto finito. Cinigiano ospita uno dei più grandi frantoi della provincia di Grosseto, gestito dalla Cooperativa "Colline Amiatine".